“Chino gli occhi sul mio libro
Leggo e penso, leggo e vedo
Leggo e sogno, leggo e viaggio
Alzo gli occhi sul paesaggio
Leggo il cielo, leggo il mondo
Faccio un bel respiro fondo
Chino gli occhi, leggo ancora
Sto leggendo già da un’ora
Leggo su, leggo giù
Chiudo il libro e non leggo più
Vado giù nel cortiletto
Per giocare a ciò che ho letto…”
(Bruno Tognolini, “Filastrocca del Buon Leggere”,
da “Filastrocche della Melevisione” - Amazon/laFeltrinelli/IBS/inMondadori)
Dedichiamo questa pagina alla figura di Roberto Denti, fondatore della prima libreria italiana per ragazzi, scomparso un anno fa (21 maggio 2013), che amava ricordare: «La lettura è come l’albero, non fiorisce a comando…» e a Tutti coloro che si dedicano con grande passione alla letteratura per ragazzi, fondamentale, per il futuro di tutti noi!
L’Italia in “lettura”… il “bollettino” degli eventi letterari
Estate in “lettura”… il “bollettino” degli eventi letterari italiani [...]


Approfondimenti & Speciali...
Simboli, corrispondenze, colpi di dadi: la parola-formula magica nella poesia di Mallarmé (di extra-letture...)
Biografie… tra arte e Rock ‘n Roll
(di Silvia P)
Ci sono dei momenti in cui la scrittura, la musica e l’arte si incontrano lasciando tracce indelebili dei tempi che furono e regalando, a chi sa coglierne i segnali, pagine di storia e di cultura, meno note, ma non per questo meno interessanti.
Per diventare grandi bisogna avere idee grandi. Ed è così che si evolve la storia degli Stones, è proprio a questo punto che le strade di diverse arti si incontrano per raccontarci una pagina nuova e frizzante della cultura pop.
Intorno agli anni settanta, in una New York trasformata nella nuova capitale dell’arte e delle nuove tendenze, gli Stones incontrarono Andy Warhol, il più importante e stravagante artista pop di tutti i tempi. Il sodalizio con Warhol ci ha lasciato alcuni interessanti ritratti [...]
“Non si esce dalla rappresentazione” – L’Enrico IV e la finzione a ciclo continuo nell’opera di Pirandello
(di Francesca M)
«Come a voi appajono travestiti loro, così a lui, nei nostri panni, appariremmo travestiti noi»
Il mondo che Luigi Pirandello ci ha restituito, con quasi tutta la sua opera, è un mondo
“fuori di chiave”, con gli accordi saltati, le armonie che non
reggono, i suoni che non stanno insieme pacificamente.
E' il mondo del Novecento, simile a una chitarra scordata, a un pianoforte con i bianchi e i neri invertiti.
In particolare, con il suo teatro Pirandello mostra come la finzione non sia prerogativa del
palcoscenico e non appartenga solo agli attori che recitano consapevolmente, per mestiere.
Finzione, al contrario, è l’intera dimensione sociale del vivere dell’uomo, calato da convenzioni che lo precedono in una rappresentazione senza fine, in uno spettacolo a ciclo continuo che lo costringe a vestire un ruolo e a comportarsi di conseguenza, a darsi un nome, un’identità cartacea e burocratica, un io legale e anagrafico che permetta agli altri e a se stesso di riconoscersi.
[...]
“La mano nemica e la realtà del liocorno…” – Piccola “storia” delle Donne, con un po’ di Poesia…
(di extra-letture...)
La cosa, forse, iniziò proprio da lì. Fu creata da lì. Dalla Bibbia, dal
punto in cui, nella Genesi, si legge che Dio avrebbe assopito Adamo per poi operare su di lui da moderno chirurgo, asportandogli una costola e suturando bene la parte. Con l’osso così ricavato, il Creatore mise insieme la donna, il fatto è arcinoto a credenti e non.
Una metafora, certo, un parlar figurato, la scienza è un’altra cosa, ma la scienza di rado fa la mentalità.
La mentalità, invece, la fanno spesso teorie poco rigorose, dati che gli esperimenti di laboratorio non quantificano, reperti leggendari che l’archeologia non rinviene.
Nella mentalità, in quella memoria collettiva che [...]
I reportage... (visualizza tutti)
“Il sogno è una luce verde…” Letture da “Il grande Gatsby” – reportage (di extra-letture...)
Sembra di vederlo, Gatsby. Proteso verso questa nebbia iridescente, fra party pieni di gente e un bicchiere sempre da portare alle labbra, con la sua utopia a due passi da lui, così vicina e così inafferrabile.
Teatro Studio, Auditorium Parco della Musica di Roma. Valerio Magrelli, Benedetta Bini e Stefania Sandrelli davanti a una platea nutrita e pagante (l'una e l'altra cosa inusuali quando c'è di mezzo un libro) per entrare nelle pieghe de
“Il grande Gatsby” e nella vita luccicante e torbida del suo autore, Francis Scott
Fitzgerald. [...]
analfabetismi “culturali”… (di Francesca)
“Può essere una condizione dell’anima quando si rinuncia alla propria coscienza e al proprio intelletto in nome dell’omologazione e della passività. Sì, anche l’analfabetismo può essere una condizione dell’anima. E lo è sempre di più quando donne e uomini giovani e pieni di energie, soprattutto intellettuali, delegano a falsi simboli e icone la loro educazione (...)”