Icone della fine. Andrea Tagliapietra ospite di “Leggere per non dimenticare”

Questo evento, inserito nell'ambito di Leggere per non dimenticare XIV edizione, si è tenuto il 4 maggio 2011 presso Biblioteca delle Oblate (Firenze), alle 17:30.
- Scrittori giocatori. Stefano Bartezzaghi ospite di "Leggere per non dimenticare"
(19 gennaio 2011) - Presentazione di Ammirabili e freaks
(21 gennaio 2011) - Presentazione di PANTA Decalogo a “Leggere per non dimenticare”
(26 gennaio 2011) - Sandra Teroni a “Leggere per non dimenticare”
(28 gennaio 2011) - Giornata della Memoria: “Arrivare prima del signore Iddio. Conversazioni con Marek Edelmann” a Leggere per non Dimenticare
(31 gennaio 2011) - Presentazione de "L'Italia che legge"
(15 febbraio 2011) - Per la rassegna "Leggere per non dimenticare" - "Ave Mary" di Michela Murgia
(16 febbraio 2011) - "Refoli di fotografia futurista" di Lucio Trizzino
(25 febbraio 2011) - Vittoria Franco presenta "Care ragazze. Un promemoria"
(8 marzo 2011) - Ricostruire la decostruzione. Cinque saggi a partire da Jacques Derrida
(9 marzo 2011) - “Filosofia pop” a “Leggere per non dimenticare”
(11 marzo 2011) - Sergio Givone presenta "Il bene di vivere"
(16 marzo 2011) - Parola di Duce: Enzo Golino ospite di "Leggere per non dimenticare"
(18 marzo 2011) - "La democrazia dispotica" di Michele Ciliberto a "Leggere per non dimenticare"
(23 marzo 2011) - “Che cosa sono io. Il cervello alla ricerca di se stesso”. Arnaldo Benini ospite di "Leggere per non dimenticare"
(6 aprile 2011) - Racconti con figure. Antonio Tabucchi ospite di "Leggere per non dimenticare"
(26 aprile 2011) - “Scuote l'anima mia Eros”. Eugenio Scalfari ospite di "Leggere per non dimenticare"
(18 maggio 2011)
“Icone della fine”
Andrea Tagliapietra ospite di
“Leggere per non dimenticare”
Mercoledì 4 maggio alla Biblioteca delle Oblate di Firenze un nuovo incontro del ciclo “Leggere per non dimenticare”: si parlerà di apocalissi e catastrofi -cosmiche o collettive- in compagnia di Andrea Tagliapietra, che presenterà il volume “Icone della fine. Immagini apocalittiche, filmografie, miti”, edito da Il Mulino nel 2010.
Nel corso della serata, introdotta da Diego Fusaro e Roberto Mordacci -con inizio alle ore 17:30-, alcune proiezioni rafforzeranno la potenza narrativa delle parole, ripercorrendo quel binomio scrittura/immagine che è elemento fondante del saggio di Tagliapietra.
A che ora è la fine del mondo? Per aver risposta riesumiamo tradizioni e calendari esotici, chiediamo oracoli ai Maya, a Nostradamus, alla saggezza di popoli scomparsi -che, appunto, essendo scomparsi non possono smentire né confermare le nostre paure-, alla religione di Stato, alle medium, ai ricercatori, ai dottori. Ai fondi di caffè.
L'idea della fine è un ectoplasma che colonizza ogni singola piega dei nostri lobi cerebrali, svolazza tra i neuroni, li spaventa, li atterrisce, non si fa mai mettere le mani addosso. La fine, infatti, è la sospensione, l'annullamento. La fine è il nulla. E nessuno può afferrare il nulla, meno che mai il pensiero, meno che mai la parola.
Una soglia, un paradosso davanti al quale la mente intellettiva comincia a balbettare. Si inceppa. Ma se non si può teorizzare la fine, certamente la si può rappresentare attraverso immagini, simboli, figure. Attraverso icone. E in questa direzione la nostra società delle immagini ha affinato le armi. Disaster movies campioni di incassi -da “Titanic” ad “Apocalypse now” e “The day after tomorrow”-, eroi letterari che hanno fatto epoca, come il Conte Dracula e Frankenstein, fino alla fasciata Mummia e ai vari zombie e vampiri resuscitati o sopravvissuti a qualche epidemia capace di sterminare il genere umano. Città sommerse, edifici rasi al suolo, uomini non più uomini, alterati nella genetica, trasformati in mostri fuori controllo. Realtà e fantasia intrecciate nelle catastrofi raccontate ai tg, spettri concretissimi di derive ecologico-ambientali impossibili da arginare. Immagini che contraddistinguono la cultura di massa, tragedie pop, drammi quasi pubblicitari, molto americani. Ma non c'è solo questo nel saggio di Tagliapietra: troviamo anche la filosofia di Kant; i dipinti di Kandiskij; le riflessioni che Walter Benjamin elabora -nelle “Tesi di filosofia della storia”- sull'idea di progresso e di tempo, a partire dal dipinto “Angelus Novus” di Paul Klee; le decisioni prese nel lontano Concilio di Nicea ( nel 787 d.C.) circa il culto delle immagini sacre, e molto altro ancora.
L'autore - Docente di Storia della filosofia e Storia delle idee ed ermeneutica filosofica all'Università San Raffaele di Milano, Andrea Tagliapietra ha all'attivo diverse pubblicazioni, tra cui ricordiamo "La forza del pudore" (Rizzoli, 2006), "Filosofia della bugia" (Bruno Mondadori, II ed. 2008), "La metafora dello specchio" (Bollati Boringhieri, 2008), "Il dono del filosofo" (Einaudi, 2009), "Non desiderare la donna e la roba d'altri" (scritto con Gianfranco Ravasi, Il Mulino, 2010).
Evento organizzato da Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze, Anna Benedetti e pubblicato anche qui!
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