Quattro libri, quattro autori

Questo evento si è tenuto dal 17 gennaio 2011 al 14 febbraio 2011 presso la Sala Alda Merini allo Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto, 2 (Milano), alle 18:30.
- Giovani oltre
(7 febbraio 2011) - Acrobata sul filo del Tempo
(14 febbraio 2011)
Quattro libri, quattro autori
Prosegue il ciclo di incontri patrocinato dalla Provincia di Milano, Quattro libri, quattro autori.
L'evento si inserisce all'interno di un più ampio programma, L'Immagine spaesata il cui scopo è quello di ricercare nuove forme di comunicazione in cui l'uomo possa perdersi per poi ritrovarsi.
“E’ un progetto capace di estendersi nello spazio (dalla città alla provincia) e di prolungarsi nel tempo (durare più anni); si nutre di nuovi apporti...è propenso alla simbiosi e al commensalismo con il territorio in cui opera, per migliorarne la qualità e anche per rigenerarlo. Assume sempre nuove identità e le rafforza estendendole. Interagisce costantemente con lo spettatore, lo stimola alla responsabilità sociale, attraverso la fruizione estetica.”
(fonte:http://www.provincia.milano.it/cultura/manifestazioni/oberdan/immagine_spaesata/index.html)
Gli incontri si svolgono all'interno di un foyer, dove i ruoli classici di artista e spettatore si confondono fino ad assottigliarsi del tutto.
Chi ospita chi?
Lo smarrimento di identità è favorito anche da suggestioni sensoriali che passano attraverso lo sguardo.
Nel foyer, infatti, sono installate le opere delle rassegne Il Velo rivelatore e Blacklight.
“Il Velo rivelatore incornicia le iniziative de L'immagine spaesata in una galleria di fotografie di Fernando Zaccaria: “impronte” e “tracce” in cui riconosciamo le strade e i grattacieli, la frenesia e la ricchezza di New York, polo imprescindibile del nostro immaginario moderno e metropolitano, e, come tutte le grandi metropoli del moderno, città che cambia con il trascorrere del tempo. In questa metamorfosi, cominciata con il trauma dell’11 settembre 2001, la raccolta vuole indagare anche un Paese, una società, le impressioni e le sensazioni dell’artista, in un incontro imprevisto tra uomo e architettura, natura e progresso.”
(fonte: http://www.provincia.milano.it/cultura/manifestazioni/oberdan/velo_rivelatore/index.html)
Blacklight raccoglie, invece, le opere di Diego Bianchi il cui scopo è “Tradurre sensazioni ed emozioni urbane in oggetti e immagini. Suggestioni di luoghi e incontri elaborati per trasmettere un senso del limitem, quello del nostro continuo camminare sempre a ridosso del confine tra evidente e nascosto. Sensazioni urbane originate da immagini sfuggenti: un uomo che dorme sulla strada, un abbaiare, una finestra che si chiude. Perlustrare attraverso l’arte il punto di contatto in cui le cose e le azioni umane sembrano contemporaneamente indicibili ed estremamente concrete. Il luogo in cui le paure emergono imprevedibili dal contrasto tra ciò che riconosciamo e ciò che è ignoto.”
(fonte: http://www.provincia.milano.it/cultura/manifestazioni/oberdan/blacklight/index.html)
I prossimi incontri in calendario sono:
- 7 febbraio: Ugo Cardinale presenta Giovani oltre
- 14 febbraio: Adriana Valabrega presenta Acrobata sul filo del Tempo
Maggiori dettagli nei nostri post di approfondimento.
Gli incontri sono a ingresso libero e si svolgono all’interno della Sala Alda Merini allo Spazio Oberdan.
Cade il clichè dello spettatore-ascoltatore passivo.
C'è la necessità di sperimentare nuove forme di partecipazione e di comunicazione.
La ricerca di una nuova identità tramite uno shock sensoriale.
Evento organizzato da Provincia di Milano
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